fondazione prada

L’arte e la cultura arricchiscono la vita quotidiana degli individui, contribuendo a capire i cambiamenti che avvengono in loro e nel mondo. La ricerca intellettuale, oltre ad essere profondamente utile e necessaria, può trasformarsi in qualcosa di coinvolgente e attrattivo. Su queste convinzioni si basano le attività di Fondazione Prada che dal 1993, con una serie di progetti in continua evoluzione, si interroga su quali siano il ruolo e la rilevanza dell’impegno culturale nel nostro presente.

Fino al 2010 si sono succedute, tra Milano, Venezia e altri luoghi in Italia e all’estero, commissioni sviluppate da artisti internazionali come John Baldessari, Louise Bourgeois, Walter De Maria, Nathalie Djurberg, Dan Flavin, Carsten Höller e Steve McQueen, conferenze di filosofia, nonché iniziative nel campo del cinema e dell’architettura. Dal 2011 nella sede di Venezia, ospitata nel palazzo storico di Ca’ Corner della Regina, sono state organizzate mostre di ricerca come “The Small Utopia. Ars Multiplicata”, “When Attitudes Become Form: Bern 1969/Venice 2013”, “Art or Sound”, “Portable Classic” “The Boat is Leaking. The Captain Lied.”, e “Machines à penser”­, una piattaforma sperimentale dedicata al cinema, “Belligerent Eyes”, e un’ampia retrospettiva dell’opera di Jannis Kounellis.

L’apertura della sede permanente di Milano nel 2015, ha rafforzato la vocazione sperimentale di Fondazione Prada impegnata in un confronto tra diverse discipline e linguaggi artistici. Il complesso architettonico, progettato dallo studio OMA guidato da Rem Koolhaas, è caratterizzato da una pluralità di spazi post-industriali e nuove costruzioni.

Situato nella zona Sud di Milano in un’ex distilleria risalente agli anni Dieci del Novecento, la sede comprende sette edifici preesistenti - magazzini, laboratori e silos - e tre nuove strutture: Podium, Cinema e Torre. Il Podium riunisce due strutture dalle caratteristiche differenti: il piano terra a pianta quadrata con tre pareti di vetro, e il primo piano a pianta rettangolare rivestito sia all’interno che all’esterno da lastre di schiuma di alluminio. Entrambi gli spazi offrono ampie aree utilizzabili per mostre d’arte e altri eventi.  Il Cinema è un edificio flessibile e multifunzionale, una sala di proiezione con alti standard tecnologici dove è presentata una programmazione permanente di proiezioni, incontri pubblici e progetti speciali concepiti da personalità internazionali come Pedro Almodóvar, Roman Polanski, Damien Hirst e John Baldessari. Una piazza centrale lo separa dal Podium, a cui si può collegare visivamente quando le sue pareti mobili si aprono all’esterno. Torre segna il completamento della sede di Milano. L’edificio in cemento bianco alto 60 metri diventa all’esterno uno degli elementi più riconoscibili della fondazione, inserendosi nel paesaggio urbano di Milano. La struttura geometrica complessa, che rende differente l’aspetto esteriore della Torre a seconda della prospettiva di osservazione, incarna la visione architettonica dell’intera fondazione, caratterizzata da una varietà di opposizioni e frammenti destinati a non formare mai un’immagine unica e definita. Gli spazi espositivi della Torre accolgono il progetto permanente “Atlas” che include opere della Collezione Prada allestite in una sequenza di confronti tra artisti diversi come Carla Accardi e Jeff Koons, Walter De Maria, Michael Heizer e Pino Pascali, William N. Copley e Damien Hirst, John Baldessari e Carsten Höller.

Un repertorio spaziale così complesso permette di sviluppare un programma aperto agli stimoli culturali e al dibattito contemporaneo. Negli ultimi cinque anni, questo nuovo impegno si è tradotto nella realizzazione di mostre storiche come “Serial Classic” e “Post Zang Tumb Tuuum″, nuove collaborazioni con artisti internazionali come Robert Gober, Theaster Gates, Goshka Macuga, Gelitin, Ryan Trecartin e Lizzie Fitch, tra gli altri, retrospettive dedicate a figure come William N. Copley, Leon Golub, Edward Kienholz e Betye Saar, progetti di arti performative con i coreografi Virgilio Sieni, Billy Cowie ed Elie Tass e due edizioni di un progetto musicale sviluppato dal DJ e produttore Craig Richards.

Dal 2016 al 2018 tre diversi progetti sono stati concepiti da artisti che hanno assunto il ruolo di curatore. Con la sua mostra multimediale “TV 70”, Francesco Vezzoli ha esplorato la produzione televisiva italiana traducendola in un’esperienza visiva innovativa. Thomas Demand ha interrogato i confini tra originalità, invenzione concettuale e cultura della copia nella mostra “L’image volée”. Con “Sanguine”, Luc Tuymans ha creato delle connessioni tra opere di maestri del barocco e artisti contemporanei.

La continua ricerca di possibili scambi tra cinema, tecnologia e arte è stata incarnata da un progetto emblematico come “CARNE y ARENA”, un’immersiva installazione di virtual reality concepita dal regista Alejandro G. Iñárritu, ricompensata con un Oscar speciale nel 2017.

Recenti mostre come "The Porcelain Room", incentrata sul contesto storico, la portata e l'impatto della porcellana cinese da esportazione, e "K" che presenta tre possibili incontri artistici con l'opera letteraria di Franz Kafka, dimostrano l'intenzione di Fondazione Prada di superare i confini dell'arte contemporanea e di abbracciare una vasta sfera culturale che comprende il design, il cinema, la musica, la letteratura e i loro possibili scambi. 

In risposta alla chiusura temporanea degli spazi espositivi, a causa dell’emergenza sanitaria, nel 2020 Fondazione Prada ha intensificato e ripensato la propria presenza digitale. Il sito web e i canali social della Fondazione sono diventati un laboratorio di idee, una piattaforma in cui testare nuovi formati e approcci. Con i progetti “Glossary”, “Inner Views” e “Outer Views” si sono creati dei percorsi tematici e dialoghi ideali tra attività recenti e passate della Fondazione e della Collezione Prada. La rassegna streaming “Perfect Failures”, concepita con MUBI, ha presentato una selezione di film di autori internazionali, incompresi al momento della loro uscita, in anticipo o in ritardo sui loro tempi. “Readings” è una nuova serie di podcast realizzati a partire dai testi estratti dai libri pubblicati dalla fondazione dal 2012 ad oggi.

Inoltre sono stati presentati due progetti concepiti per il mezzo digitale: “Love Stories” e “Finite Rants”. In “Love Stories”, Francesco Vezzoli ha esplorato, attraverso il linguaggio di Instagram, lo stato emotivo, amoroso e psicologico di una vasta comunità online. “Finite Rants” è una serie di saggi visivi commissionati a cineasti, artisti, intellettuali e studiosi internazionali e visibili sul canale YouTube del progetto.

Nel 2020 sono iniziate inoltre le attività di “Human Brains”, un progetto globale di mostre, dibattitti scientifici, incontri pubblici e attività editoriali dedicati agli studi del cervello. Il progetto, che proseguirà fino al 2022, intende attirare l’interesse del pubblico sulle neuroscienze e creare un forum per facilitare gli scambi tra scienziati, filosofi e studiosi. A novembre 2020 si è svolto il primo appuntamento: il convegno online “Culture and Consciousness” sul tema della coscienza nell’ambito delle neuroscienze.

A settembre 2020 Fondazione Prada ha offerto il suo supporto nella promozione della campagna di beneficenza intrapresa da Damien Hirst a sostegno del programma di Save The Children “Riscriviamo il futuro”. Attraverso la vendita di una tiratura limitata di quattro stampe realizzate dall’artista inglese, la campagna ha raccolto in totale 3,3 milioni di euro.

Nel 2016 il campo d’indagine si è esteso anche alla fotografia e ai nuovi linguaggi visivi con l’inaugurazione di Osservatorio. In questo secondo spazio espositivo a Milano, situato in Galleria Vittorio Emanuele II, sono state organizzate mostre collettive e personali con fotografi e artisti come Torbjørn Rødland, Theaster Gates e Stefano Graziani, e progetti di ricerca come  “Training Humans”, concepito da Kate Crawford e Trevor Paglen.

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Venezia

Milano

Milano Osservatorio

L’Accademia dei bambini, ospitata nella sede principale di Milano, accoglie attività multidisciplinari rivolte all’infanzia. Il progetto, ideato nel 2015 dalla neuropediatra Giannetta Ottilia Latis, è curato dal 2019 dal pediatra neonatologo Gabriele Ferraris. L’Accademia, rivolta principalmente ai bambini dai 4 ai 10 anni, è un ambiente ideale per lo svolgimento di attività didattiche e laboratori, uno spazio aperto al dialogo tra adulti e bambini e a diverse esperienze di gioco, creatività e apprendimento.

Il Bar Luce, progettato nel 2015 dal regista americano Wes Anderson e situato all’entrata di Fondazione Prada, è diventato un iconico luogo di ritrovo per gli abitanti di Milano e gli ospiti italiani e internazionali. L’ambiente ricrea l’atmosfera di uno storico caffè milanese e richiama la cultura popolare e l’estetica dell’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta.

Il Ristorante Torre si trova al sesto piano dell’omonimo edificio della sede milanese. La presenza di ricercati arredi di design e lavori di artistic come Jeff Koons, Lucio Fontana e Carsten Höller rende unica l'atmosfera del locale. La sua terrazza e le grandi vetrate rivelano una vista inedita sulla città di Milano.