HIGHLIGHTS
Purpose e Valori
Il primo appuntamento ha posto l’accento su “Il benessere nelle nostre città” insieme a Matilda van den Bosch
(Institute for Global Health di Barcellona) e Ilaria Doimo (ETIFOR)
Milano, 10 maggio 2024 – Si è tenuto questa mattina, presso il Salone D’Onore di Triennale Milano, il primo incontro del secondo anno formativo della Forestami Academy, l’iniziativa realizzata da Forestami in partnership con il Gruppo Prada con l’obiettivo di promuovere e divulgare i fondamenti scientifici, i principi e i valori della forestazione urbana.
La seconda edizione – dal titolo “La forestazione urbana: benessere e salute” –, strutturata su tre incontri coordinati da Maria Chiara Pastore, docente del Politecnico di Milano e Direttrice Scientifica di Forestami, e con la partecipazione di alcuni tra i più grandi esperti nazionali e internazionali del verde e della forestazione, pone al centro la correlazione tra natura e salute di corpo e mente.
Circa 100 cittadini di diverse fasce d’età e provenienti da diversi ambiti lavorativi suddivisi in gruppo di lavoro, hanno preso parte alla giornata di formazione dal titolo “Il benessere nelle nostre città”.
I relatori: Matilda van den Bosch, ricercatrice senior per il Biocities Facility di European Forest Institute e scienziata presso l'Institute for Global Health di Barcellona (Spagna), pioniera nel campo della ricerca sulla natura e la salute pubblica, leader sul tema delle interazioni tra gli spazi verdi urbani e le persone; e Ilaria Doimo, ricercatrice in ETIFOR, spin-off dell'Università di Padova che offre servizi di consulenza a organizzazioni pubbliche e private per aiutarle a valorizzare i servizi e i prodotti della natura.
Nell’intervento di Matilda van den Bosch è emersa la stretta correlazione tra natura urbana e una vita salutare nelle metropoli, spesso dominata da ambienti naturali in degrado e manifestazioni violente del cambiamento climatico. Diversi studi dimostrano come spazi naturali urbani contribuiscano a una qualità di vita migliore, più sana e più lunga, e riducano l’incidenza di malattie croniche. Da qui l’importanza di individuare e attuare sinergie tra gli obiettivi ambientali e quelli relativi alla salute umana.
“I principali rischi per la salute e il benessere oggi sono legati all’ambiente e al modo in cui viviamo e ci comportiamo. Se consideriamo la salute della popolazione in senso più ampio, offrire spazi naturali urbani che promuovano comportamenti sani è molto più potente di qualsiasi intervento medico o ospedaliero. Sappiamo che centinaia di migliaia di vite potrebbero essere salvate ogni anno se le città rispettassero le raccomandazioni dell’OMS sull’accesso agli spazi verdi urbani”, afferma la ricercatrice e scienziata Matilda van den Bosch.
Ilaria Doimo ha poi approfondito le caratteristiche delle foreste urbane che possono favorire il benessere e i “principi di equità” che devono sottostare al rapporto tra la presenza di aree verdi e foreste urbane e il miglioramento dello stato di salute delle città e dei loro abitanti. In che modo le aree verdi possono promuovere il benessere della comunità? Quali sono le modalità di utilizzo delle aree verdi atte a migliorare la salute di tutti? I gruppi di lavoro hanno tentato di dare una prima risposta a queste domande, con un focus sugli interventi di green care, ovvero iniziative che coinvolgono diverse categorie di persone, dalle comunità più vulnerabili alla popolazione in generale, evidenziando i benefici sia fisici che psicologici che possono derivarne.
“Credo che oggi non ci sia più dubbio sul fatto che gli spazi verdi nelle città possano promuovere la nostra salute e migliorare la qualità della vita, dunque la domanda è: come lo mettiamo in pratica? Dobbiamo aumentare la ricerca multidisciplinare e la collaborazione per creare e utilizzare meglio spazi verdi che promuovano la salute. E dobbiamo farlo coinvolgendo tutte le comunità interessate per assicurarci che tutti e tutte godano di città verdi e sane”, dichiara Ilaria Doimo, ricercatrice in ETIFOR.
Le due esperte concordano nell’importanza di conoscere e studiare le opportunità e scale d'intervento per mettere le basi per le città del futuro, che dovranno essere più verdi e più sane per tutti.
Il secondo appuntamento del percorso di formazione 2024 si svolgerà il prossimo 21 giugno presso Triennale Milano, mentre il terzo incontro sarà una lezione outdoor di “Forest Bathing” nel mese di ottobre.
Gruppo Prada
Il Gruppo Prada è impegnato nel sociale per contribuire alla crescita sostenibile delle comunità e stimolare il dibattito culturale in ogni sua forma. Collabora con partner di eccellenza e organi internazionali per lo sviluppo di programmi educativi e di formazione, per la promozione dei talenti, il supporto alla ricerca scientifica, l’empowerment femminile e la valorizzazione del territorio e del patrimonio artistico. Il Gruppo Prada opera nel settore del lusso con i marchi Prada, Miu Miu, Church’s, Car Shoe, Marchesi 1824 e Luna Rossa.
Forestami
Forestami è un progetto basato su una ricerca del Politecnico di Milano e promosso da Comune di Milano, Città metropolitana di Milano, Regione Lombardia - ERSAF, Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud Milano e Fondazione di Comunità Milano Città, Sud Ovest, Sud Est e Adda Martesana Onlus, Fondazione Comunitaria Nord Milano, Fondazione Comunitaria del Ticino Olona, Università degli Studi di Milano e l’Università degli Studi Milano Bicocca. Forestami punta a migliorare la qualità della vita, pulire l’aria e contrastare gli effetti del cambiamento climatico. La collaborazione tra tutti i soggetti promotori ha permesso di costruire una visione strategica del ruolo della natura nell’area metropolitana milanese e di dar vita a un processo di censimento, valorizzazione e incremento di tutti i sistemi verdi, permeabili e alberati, per favorire politiche e progetti di forestazione urbana. Forestami conteggia tutti gli alberi piantati nel territorio della città metropolitana di Milano, anche quelli che non pianta direttamente ma che sono piantati dai Comuni, da ERSAF o da altre realtà. Forestami garantisce 5 anni di manutenzione ai progetti che attua direttamente mentre la manutenzione delle altre piantagioni è a carico di chi le ha realizzate.