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OCEAN&CLIMATE VILLAGE, QINGDAO DICHIARAZIONI PANEL

16 ottobre 2023

OCEAN&CLIMATE VILLAGE, QINGDAO
PANELS STATEMENTS

Francesca Santoro – Senior Programme Officer of the IOC/UNESCO

“Il nostro principale obbiettivo è utilizzare le conoscenze che abbiamo sull’oceano per trovare soluzioni ai problemi che ne minacciano la salute. Per questo motivo abbiamo sviluppato l’‘Ocean&Climate Village’, che ha lo scopo di incrementare la conoscenza delle persone sul tema ma anche assicurare che la stessa venga utilizzata nella vita di tutti i giorni, incoraggiando cambiamenti di abitudini. Questi ultimi sono importanti non solo per gli effetti che hanno sull’ecosistema marino, ma anche perché incoraggiano altre persone a seguire l’esempio”.

“Gli scienziati producono conoscenza che non può rimanere nei circoli accademici, deve essere messa a servizio della società nel suo insieme, altrimenti non riusciremo a progredire verso un futuro sostenibile. Sia il mondo scientifico che la società devono capire che dobbiamo agire con urgenza”.
 

Fangli Qiao – Director of DCC-OCC (UN Decade Collaborative Centre on Ocean-climate nexus and Coordination Amongst Decade Implementing Partners in P.R. China)

“Come ‘condizionatore’ degli abitanti del pianeta, l’oceano assorbe il 90% del calore antropogenico e la sua temperatura sta progressivamente aumentando, mettendo a rischio gli ecosistemi marini e la biodiversità: se l’oceano ha un problema, noi abbiamo un problema”.

“Gli scienziati hanno bisogno di avere a disposizione dati, ma questo comporta un elevato dispendio economico. Occorre quindi trovare soluzioni innovative che consentano un contenimento dei costi. I ricercatori cinesi hanno sviluppato un nuovo tipo di ‘buoy tecnhology’, basata sui satelliti, che ha permesso di ridurre i costi legati al monitoraggio dell’oceano, migliorando al contempo la qualità dell’osservazione di oceano e clima”.
 

Robert Parua – Educational Specialist in the UNESCO Multisectorial Regional Office for East Asia

“Per UNESCO l’educazione è la chiave per lo sviluppo sostenibile e per implementare tutti i 17

Sustainable Development Goals (SDGs)”.

“Insistiamo molto con i governi per l’inserimento dell’ESD (Education for sustainable development) nei curricula di scuole primarie e secondarie. Si tratta, infatti, di una dimensione molto importante e auspichiamo che l’educazione all’oceano diventi anch’essa parte integrante dei programmi scolastici”.
 

You Yang – Art Director of UCCA Group

“Attraverso questa collaborazione vogliamo avvicinare l’educazione artistica alla società, utilizzandola per proteggere il nostro oceano. Essendo il nostro principale pubblico composto da bambini e adolescenti, abbiamo la possibilità di nutrire la “generazione oceano”, una generazione che sia formata dal punto di vista dell’educazione all’oceano. Le giovani generazioni rappresentano forza vitale per realizzare i Sustainable Development Goals”.
 

Kong Lingyi – Vice President for Marketing and Branding, UCCA Group

“Le attività umane hanno un grande impatto sull’oceano. Ci sono molti tipi diversi di inquinamento dell’oceano, ma quello sonoro è quello che tende a non essere considerato dal pubblico”.
 

Li Xian – Actor, Prada Ambassador, PADI Global Youth Ocean Ambassador

“Come figura pubblica, spero di contribuire a diffondere sempre di più ‘la voce’ dell’oceano, aiutando le persone a capire, incoraggiandole a partecipare a progetti di conservazione marina.

Quando ho fatto immersioni nella provincia di Hainan, ho visto molta plastica nel mare e i contenitori che avevamo a disposizione per 40 minuti per la raccolta dei rifiuti erano colmi già dopo 20 minuti. Sono inoltre felice di aver avuto la possibilità di piantare coralli in mare”.
 

Sui Haidong – Manager of Marine Conservation Projects of SEE Foundation

“Grazie allo sforzo del nostro team, solo nello scorso anno sono stati protetti e ripristinati oltre 25.000 ettari di ecosistemi marini critici, incluse mangrovie, alghe e barriere coralline. Abbiamo inoltre contribuito a tutelare oltre 350 delfini bianchi cinesi e restituito al loro habitat più di 100 tartarughe di mare, supportando inoltre 30 organizzazioni nelle loro iniziative di protezione marina ambientale”.
 

Yang Guangbing – Associate Research Fellow of First Institute of Oceanography, MNR

“Il suono è il modo migliore per comprendere l’oceano. La luce può penetrare fino a 100, 200 metri, oltre i quali è buio. Il suono invece può propagarsi per decine di chilometri nell’oceano. Usare il suono per comunicare e scoprire l’oceano è un tema comune a umani e animali marini”.

“Auspichiamo di usare il metodo del ‘digital ocean’ – una tecnologia che riproduce l’ambiente marino al computer – che consente di considerare gli elementi che influiscono sul rumore del mare e aiuta a comprendere meglio e gestire i suoni dell’oceano”.

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